Situata a metà strada tra Isfahan e Kerman, quest’antica città, fondata all'epoca
della dominazione sasanide, è particolarmente interessante per il singolare ambiente
naturale che la circonda.
Infatti, Yazd, 230.000 abitanti, sorge al margine di due
deserti: a nord il deserto salato del Dasht-e Kavir e a sud il deserto sabbioso
del Dasht-e Lut.
Situata a 1230 metri di altitudine, l'inverno qui a volte può essere
molto freddo mentre in estate le temperature sono sempre alte e possono superare
i 40°C.
A Yazd si contano ben 12 bazar e diverse bellissime moschee. In passato
Yazd fu un importante centro religioso dello zoroastrismo preislamico e, ancora
oggi, in città esiste una considerevole minoranza di seguaci di Zoroastro, probabilmente
-sono circa 12.000- più di tutti gli zoroastriani del Paese messi insieme.
Yazd
è sempre stata un importante centro tessile, rinomato soprattutto per le sue sete,
fiorente già da molto prima che vi giungesse Marco Polo percorrendo la via della
seta verso la fine del XIII secolo.
Sui tetti delle case di Yazd si possono notare
i tipici badgir, delle particolari torri di ventilazione costruite in modo da sfruttare
ogni minimo soffio di vento, indirizzando l'aria verso le stanze interne.
Questo
sistema di aerazione, molto più salutare dei moderni impianti di aria condizionata,
si rende indispensabile durante le calde estati.
La maggior parte delle case di
Yazd sono costruite in mattoni di fango in modo che l'intera città assume il colore
dell'argilla, tonalità particolare e indimenticabile.
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